Un giallo che omaggia le atmosfere dei film d Dario Argento e si svolge su tre differenti piani temporali (il 1952, il 1960 ed il 1978) su cui si riverberano le vecchie leggende dei boschi del Veneto e una misteriosa “Pinacoteca del silenzio”, il cui custode conosce il passato, il presente e il futuro.
Carlo Alberto Biazzi (Cremona, 1984), sceneggiatore e regista, ha fondato la Remor Film, casa di produzione cinematografica indipendente. Ha realizzato i cortometraggi L’attesa, Il bosco dei sorrisi erranti (vincitore del Pistoia Film Festival) e Ricordi di un partigiano. Nel 2016 ha scritto e diretto Il padre di mia figlia (fotografia di Luciano Tovoli), interpretato da Giulio Scarpati e presentato nella sezione Short Film Corner del Festival di Cannes 2017 e in altri festival. Nel 2014 ha pubblicato L’ultima luna di febbraio, suo primo romanzo.
LEGGI TUTTO: http://www.agrpress.it/editoria/in-uscita-la-stella-a-quattro-punte-di-carlo-alberto-biazzi-6053
LEGGI TUTTO: http://www.ilvelino.it/it/article/2017/06/22/libri-e-uscito-la-stella-a-quattro-punte-il-nuovo-libro-di-carlo-alber/b741705a-a621-4b43-b15e-5553b4b8ec41/
Il cinema indipendente ricorda amori partigiani
25 aprile, alle 19:30 Ricordi di un Partigiano alla Libreria del Cinema
Breve e intensa si prospetta l’ultima fatica di Carlo Alberto Biazzi. Il giovane
regista cremonese sceglie una data importante per il suo primo ingresso
romano. In realtà, la data è conseguenza del tema considerato. Un partigiano
e la figlia di un gerarca dovranno difendere il loro amore dalle minacce della
guerra.
La lotta partigiana, nella sua cruda realtà, può offrire momenti molto intensi e
si fa interessante anche senza l’aiuto di virtuosismi artistici. Le belle storie
non necessitano di bravi scrittori, si sa. Ma dall’incontro di queste due
componenti, in passato, sono nati prodotti che hanno dato enorme decoro al
nostro paese. E anche a quei prodotti pensa Biazzi quando deve cercare dei
modelli. E quando gli si chiede chi sono i suoi maestri, il giovane regista
ricorda con amore quei tempi del cinema italiano che – si sa – non torneranno.
Anche perché, avendo scelto la strada del cinema indipendente «si cerca di
recuperare con la ricchezza di idee la ristrettezza economica».
Nemmeno trent’anni e Biazzi ha già all’ attivo realizzazioni e collaborazioni di
tutto rispetto. Francesco Freda, per esempio, prima di lavorare con lui ha
truccato i divi più famosi del cinema italiano e internazionale. Riceverà, infatti,
lo spazio che gli compete con unamostra che omaggia i suoi 66 anni di
carriera. D’altra parte, Sophia Loren, Mastroianni, Ava Gardner, Jack
Nicholson e Katharine Hepburn sono solo alcuni dei volti esaltati dai suoi
pennelli.
Cinema: il 25 aprile a Roma ‘Ricordi di un partigiano’ di Carlo Alberto
Biazzi
Esordio romano per il giovane cineasta cremonese Carlo Alberto Biazzi che,
in occasione del 69mo anniversario della Resistenza, presentera’ il suo ultimo
cortometraggio ‘Ricordi di partigiano’ venerdì 25 aprile alle ore 20 presso la
Libreria del Cinema (via dei Fienaroli 31- Trastevere). Liberamente ispirato a
una storia vera, ‘Ricordi di Partigiano’ è una coraggiosa produzione
indipendente che vede tra gli interpreti Francesca Napoli, Davide Colosio,
Lucio Gabbianelli, Serena Uberti.
E’ il racconto, poetico e drammatico, dell’amore tra Sergio, partigiano delle
Fiamme Verdi bergamasche, e Rebecca, figlia di un gerarca fascista: un
amore difficile, sacrificato in nome della libertà, ma che proprio per questo
riesce a vincere il tempo e la morte fino a trasformarsi in eterno ricordo. In
questa avventura Carlo Alberto Biazzi, che, non ancora trentenne, ha già
all’attivo numerosi corti, lungometraggi e un documentario con la sua
associazione culturale cinematografica Flash Forward Company, ha potuto
contare sulla generosa collaborazione di grandi maestri del cinema italiano,
come il truccatore dei più grandi divi italiani e internazionali Francesco Freda
e la prestigiosa sartoria cine-tetrale Annamode 68.
‘Ricordi di partigiano’ è stato realizzato con il contributo di Film commission
Lombardia e Bergamo Film commission. “Il vero cinema indipendente è ricco
di idee, ma povero di soldi -afferma Biazzi- È la possibilità, per chi non riesce
a sfondare nel mondo produttivo, di non abbandonare le proprie passioni”. In
occasione della proiezione la Libreria del cinema ospiterà la mostra
fotografica ‘Il trucco e l’anima: i 66 anni di cinema di Francesco Freda’.
Freda è uno dei più apprezzati truccatori cinematografici internazionali. Sotto
le sue mani sono passati attori importanti, tra cui: Sophia Loren, Marcello
Mastroianni, Ava Gardner, Jack Nicholson, Katharine Hepburn, Gian Maria
Volontè, per citarne alcuni. Vanta collaborazioni con registi importanti come
Ettore Scola, Francesco Rosi, Billy Wilder, Pietro Germi e molti altri.
IL VASCELLO, quotidiano di Cremona
Esordio romano per il giovane cineasta cremonese Carlo Alberto Biazzi che, in occasione
del 69.mo anniversario della Resistenza, presentera’ il suo ultimo cortometraggio “Ricordi di
partigiano” venerdì 25 aprile alle ore 20 presso la Libreria del Cinema (via dei Fienaroli 31-
Trastevere).Liberamente ispirato a una storia vera, il cortometrasggio è una produzione
indipendente che vede tra gli interpreti Francesca Napoli, Davide Colosio, Lucio Gabbianelli,
Serena Uberti.
Il cremonese Biazzi presenta a Roma il corto ‘Ricordi di un partigiano’
Esordio romano per il giovane cineasta cremonese Carlo Alberto Biazzi che,
in occasione del 69º anniversario della Resistenza, presenterà il suo ultimo
cortometraggio ‘Ricordi di partigiano’ venerdì 25 aprile 2014 alle ore 20
presso la Libreria del Cinema …
L’ULTIMA LUNA DI FEBBRAIO
quotidiani cartacei che hanno ripreso il lancio dell’ Ansa:
– L’Arena del 01/12/14 pag. 57
… L’ultima luna di febbraio (Edizione del Rosone, 234 pagine, 15 euro), romanzo d’esordio del giovane regista Carlo Alberto Biazzi, cremonese di nascita, già autore di Ricordi di un partigiano, cortometraggio sulla Resistenza, e Il …
– Il Giornale di Vicenza del 01/12/14 pag. 50
È la trama del romanzo L’ultima luna di febbraio (Edizione del Rosone, 234 pagine, 15 euro), romanzo d’esordio del giovane regista Carlo Alberto Biazzi, cremonese di nascita, già autore di Ricordi di un …
«L’ultima luna di febbraio», esordio di Carlo Alberto Biazzi Ricordi di guerrae un giallo si svela sulle rive del Garda.
– Bresciaoggi del 01/12/14 pag. 64
È la trama del romanzo L’ultima luna di febbraio (Edizione del Rosone, 234 pagine, 15 euro), romanzo d’esordio del giovane regista Carlo Alberto Biazzi, cremonese di nascita, già autore di Ricordi di un …
WEB
http://www.larena.it/stories/Cultura/966565_ricordi_di_guerra_e_un_giallo_si_svela_sulle_ rive_del_garda/
Ricordi di guerra e un giallo si svela sulle rive del Garda
Un lago che nasconde molti segreti, un bar da riaprire dopo tanti anni e un ragazzo, Tommaso, che nell’arco di un inverno troverà il modo per diventare uomo. È la trama del romanzo L’ultima luna di febbraio (Edizione del Rosone, 234 pagine, 15 euro), romanzo d’esordio del giovane regista Carlo Alberto Biazzi, cremonese di nascita, già autore di Ricordi di un partigiano, cortometraggio sulla Resistenza, e Il bosco dei sorrisi erranti, vincitore del Pistoia Film Festival 2013. Il tema dei ricordi e della guerra, stavolta la Grande guerra, torna anche in questo libro, che è romanzo di formazione e sentimentale ma anche giallo, con un mistero da scoprire sulle sponde del lago, svolto in un continuo confronto generazionale. Tommaso, il protagonista, è infatti un ragazzo di oggi, anche se a volte pensa di aver sbagliato epoca e non accetta lo stile di vita proprio dei suoi tempi. Grazie ai social network, le possibilità d’interazione si allargano a dismisura, ma lui si sente come se saltassero tutti i punti di riferimento tradizionali. Con una forte delusione d’amore alle spalle e una porta sbattuta in faccia a un padre che lo voleva sistemato dietro una scrivania, il ragazzo non si perde d’animo e caparbio coltiva il sogno di aprire un locale tutto suo. L’occasione arriva da un amico, il cui nonno negli anni Sessanta — il famoso nonno che aveva fatto la Grande guerra — aveva aperto un bar in una baia, la Baia di Remor, omaggio dichiarato alla bellezza del Lago di Garda, che diventa scenario della finzione narrativa. Il bar negli anni era diventato, non senza problemi, un luogo dove chiunque poteva vivere alla luce del sole il proprio modo di essere. Aiutato da quattro amiche, Tommaso decide di restaurare il bar e di riaprirlo, ma andando avanti con i lavori si accorge che persino le pareti restituiscono pezzi di una storia intrigante e misteriosa, che è sempre più deciso a scoprire. Mentre un nuovo amore si affaccia alla sua porta e un’anziana pittrice, Fedora, lo guiderà a scoprire nella sua vita il significato delle parole «per sempre».
ABITARE A ROMA http://www.abitarearoma.net/lultima-luna-di-febbraio-di-carlo-alberto-biazzi/
‘L’ultima luna di febbraio di Carlo Alberto Biazzi
Il 28 novembre presso la libreria Caffè Letterario in via Ostiense 95 a Roma la presentazione del libro
Redazione – 26 novembre 2014
Il 28 novembre 2014 alle ore 18 presso la libreria
Caffè Letterario in via Ostiense 95 a Roma presentazione del libro ”L’ultima luna di febbraio” di Carlo Alberto Biazzi (Edizione Del Rosone).
Insieme all’autore interverranno Daniela Giammusso (giornalista ANSA) e Marida Marasca (responsabile Edizioni Del Rosone). La vita è un’opera d’arte e come di un’opera d’arte, di essa “ricordiamo”, quasi sempre, non quello che abbiamo vissuto, ma quello che “ricordiamo” di aver vissuto. E’ questo il messaggio del libro.
Sinossi: Tommaso è un ragazzo di oggi, che vive, come tutti i suoi coetanei, le ipocrisie di quanti rimangono legati ad una superata visione del mondo, retrograda e bigotta. Pensa di aver sbagliato epoca, non accetta lo stile di vita proprio dei suoi tempi. Grazie ai social network, le possibilità d’interazione si allargano a dismisura, ma purtroppo fanno saltare tutti i punti di riferimento tradizionali. Non si perde d’animo, tuttavia, e coltiva, sempre più con forza, il sogno di aprire un locale tutto suo. L’occasione gli viene da un amico, il cui nonno aveva aperto negli anni ‘60, in una baia “ai confini del mondo”, un bar molto apprezzato da tutti coloro che cercavano un posto dove poter vivere alla luce del sole il proprio modo di essere. Aiutato da valide compagne di viaggio, il ragazzo decide di riportarlo in auge, coronando, così, il suo sogno. La suggestiva “baia di Remor” è anche il luogo in cui ha scoperto l’amore… e in cui lo ritroverà. E proprio questo posto magico gli farà conoscere la singolare storia di Gustavo Guerra, il famoso nonno di Ferdinando. Ma l’incontro determinante sarà quello con Fedora, la donna che lo porterà a scoprire il segreto del per sempre e a dare un significato al suo tempo della vita…
L’autore: Nato a Cremona nel 1984, è laureato all’Università Stars indirizzo cinema e regia. Ha firmato sceneggiatura e regia di numerosi corti, lungometraggi e un documentario indipendenti. Ha collaborato con grandi maestri del nostro cinema, come il truccatore dei più grandi divi italiani e internazionali Francesco Freda e la prestigiosa sartoria cine-tetrale Annamode 68.
http://www.paeseroma.it/wordpress/?p=27312
Appuntamento a venerdi con ‘l’ultima luna di febbraio’
28 novembre: Caffè letterario, via Ostiense, presentazione dell’ultimo libro di Carlo Alberto Biazzi.
Tomas è un ragazzo contemporaneo che vive male la sua contemporaneità. Un’epoca fatta di legami che si stringono velocemente, più a livello virtuale che reale. Non accetta facilmente le convenzioni e lo stile di vita dei suoi tempi che paiono voler nascondere i tradizionali punti di riferimento. Tuttavia decide di non fuggire da questo mondo, di starci, magari arrestandosi ai “confini”. “Ai confini del mondo” è il nome del vecchio locale gestito dal nonno di un suo amico, un posto che assume quasi lo statuto del mito. Aiutato da varie compagne di viaggio, Tomas decide di riportare in auge questo antico bar, coronando contemporaneamente sogni diversi. Dalla realizzazione professionale alla scoperta dell’amore. Tra storie vecchie e nuove, questo posto sembra catalizzare il dipanarsi di storie che in qualche modo intrecceranno la sua personale e contribuiranno a comprendere e determinare il senso della sua vita. Sono molti gli spunti di riflessione che Carlo Alberto Biazzi vuole offrire con la sua ultima fatica. Quello che più affascina della sua opera, non solo di quest’ultima, appare, però, il suo particolare rapporto con il non vissuto. La nostalgia per epoche che non ha attraversato direttamente sembra interessare l’intera produzione di Biazzi, basti ricordare il suo recente corto che innestava una storia d’amore sullo sfondo di una storia collettiva, quella della guerra partigiana. I racconti e i ricordi di altri sembrano prendere corpo nelle opere di Biazzi e ne segnano, così, la portata più originale ed emotivamente coinvolgente. Tocca all’inchiostro, questa volta, rendere concrete le storie. La presentazione del libro sarà un’ottima occasione per conoscere meglio scrittore e scrittura. Al Caffè Letterario, il 28 novembre, saranno presenti, oltre all’autore, Daniela Giammusso (giornalista) e Marida Marasca, responsabile di Edizioni Del Rosone.
Elisiana Fratocchi
INTERVISTA PER GARDA TV (L’ultima luna di febbraio, marzo 2015)